Vita e (ri)ciclo del libro…
Per i romantici del libero Sapere: bancarelle di libri usati,
bookcrossing…
di Marco Maraviglia
Di seguito viene
descritta la vita di un libro.
Un libro, in
fondo, non muore mai. Anzi può avere tante vite e, anche se finisce al
macero, potrebbe risorgere magari “reincartandosi” in un altro titolo…
L’Autore
è colui che ìdea il libro. E’ il creativo,
il folle, il maledetto o semplicemente lo studioso appassionato di una
determinata materia, un giornalista o un fotografo (o illustratore) che
si rende conto di avere una bella storia da raccontare o approfondire,
col suo testo, un argomento magari già trattato da altri. L’Autore
concepisce il libro magari senza pensare tanto a chi lo pubblicherà e se
verrà pubblicato. Egli scrive (o fotografa o disegna) preso da
disinteressato impeto creativo e passionale.
L’Editore
è colui che decide
di pubblicare il libro. Forse non lo leggerà mai: si fida dell’Autore e
del suo staff di lettori che glielo descrivono in un breve riassunto con
caratteristiche di stile e target di lettori probabili. L’Editore
finanzia la produzione e la promozione del libro che forse sarà un flop,
ma non importa perché ammortizzerà la perdita con qualche contributo
avuto da un Ente o con gli incassi degli altri libri che si vendono
meglio.
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Il grafico
è colui che
impagina il libro. Il QuarkXpress, il PageMaker, il Photoshop, gli fanno
un baffo. Ascolta le esigenze ed aspettative dello staff della Casa
Editrice durante un brain-storming (tempesta di cervelli: riunione,
semplicemente) e deve poi impostare la grafica del libro scegliendone il
carattere e il suo corpo, crenature, giustezze e interlinee, margini,
proponendone magari il tipo di carta su cui stampare… ma è la copertina
che inficerà in buona parte sul successo del libro! Fotografia o
illustrazione? Disegno o fotomontaggio? Ritratto o paesaggio? Patinata o
lucida? Titolo in rilievo o obliquo? Bianco su nero o fustellato? Ma
rimandiamo ad altro articolo il “come
realizzare una copertina di successo”.
Il Fotografo
(l’Agenzia Fotografica) o Illustratore
è colui che
correda con le proprie immagini il libro da stampare o che fornisce la
foto di copertina. Viene convocato dall’Editore, a volte dal grafico,
altre dall’Autore stesso. Altre volte non viene affatto convocato: si
recuperano in maniera fraudolenta immagini dalla rete ritenendole
erroneamente tutte free-copyright; si trasformano, interpolano,
rielaborano, tagliano… per renderle irriconoscibili.
La Stamperia e
il tipografo
è la tipografia
che procede ad una prima prova di stampa stampando una bozza del libro
con eventuali cromalin annesse che immancabilmente fanno litigare
tra loro stampatore, grafico e fotografo sulla resa del colore stampato,
per l’errata indicazione del profilo colore, o perché il monitor
di uno di loro non era ben calibrato sul colore o per altro tipo di
settaggi di prestampa.
Il Correttore
di Bozze
rilegge, rivede l’intero volume
accertandosi che non vi siano errori o apponendovi eventuali
correzioni.
Fa attenzione all’ortografia, si accorge
di eventuali parole o frasi mancanti, è un profondo conoscitore della
lingua madre, controlla che tutte le immagini abbiano la loro
didascalia, che i numeri di pagine coincidano con quelli dei capitoli
dell’indice. Se ha gli estremi, controlla l’esatta dicitura del
colophon e delle referenze fotografiche. Alla fine, è il
responsabile dei cosiddetti refusi tipografici, delle sviste di
stampa.
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Il Distributore
è colui che su
propria iniziativa o perché contattato dall’Editore, distribuisce il
libro nel mercato. Prende il 12-18% sul prezzo di copertina di ogni
copia distribuita/venduta. Se l’Editore è un grosso Editore, ha
internamente lo staff di distribuzione. Conosce il mercato e sa dove
incanalare il libro affinchè venga venduto. Talvolta, gestisce le Public
Relation con le librerie per informarne i titolari sulle novità (i libri
che stanno per uscire con un paio di mesi in anticipo) ed iniziare già
ad avere l’ordine per qualche copia.
La Libreria
è un parcheggio più o meno temporaneo del
libro. Qui il libro dovrebbe transitare sugli scaffali per un periodo
quanto più breve possibile. Il bravo libraio dovrebbe conoscere bene
ogni libro che vende, avere un minimo di conoscenza delle lingue per
essere in grado di ricercare sul proprio computer i titoli dei libri
richiesti che a volte non sono in lingua, sapere in che reparto si trova
e magari consigliarne altri analoghi e non necessariamente il libro di
successo, il cosiddetto bestseller.
Il Lettore
è da considerarsi
il principale protagonista della vita del libro. E’ lui che decreta il
successo del libro. Magari il libro sarà un best seller perché
spinto da operazioni di marketing esasperanti e quindi acquistato di
riflesso, per curiosità. Perché tutti lo stanno leggendo. Ma solo il
gradimento, il giudizio finale, sarà l’elemento che farà diventare il
libro un cult-book e richiesto anche dopo un secolo.
Il Libro è
usato
e, una volta
letto, c’è chi lo custodisce gelosamente tra i propri libri. Chi alla
fine della lettura riassume in poche righe nel frontespizio, un breve
commento. Chi inizia a consigliarlo agli amici che potrebbero esserne
interessati. Chi lo lascia ancora per qualche giorno sul comodino in
bella vista per assaporarlo come in una sorta di “petite-mort”, magari
con nostalgia per averlo già terminato.
Lo Scaffale in
casa
darà poi posto al
libro che sarà inserito semplicemente tra quelli dello stesso genere
(noir, giallo, fantasy, scientifico, geografico…) o catalogato
maniacalmente con tanto di etichetta e codice d’archivio per essere
ritrovato poi più facilmente come in una biblioteca.
Il Prestito
all’amico
è un modo intimo
per condividere delle emozioni. Non bisogna inoltre trascurare che
ricevere in prestito un libro è come ricevere una fiducia che non viene
concessa a tutti. Ogni buon lettore non presta i propri libri a chiunque
ed è bene valorizzare questo privilegio trattando il libro avuto in
prestito come se fosse un’adozione temporanea di un bambino. Sarebbe
bene che a fronte di un libro ricevuto, si ricambiasse nel frattempo
prestandone uno proprio.
Ma regalare libri è sicuramente una scelta
più nobile.
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La Bancarella
di libri usati è la salvezza di tanti
libri che altrimenti finirebbero nell’immondizia. Anche se si è
costretti ad andare a vivere in una casa che non conterrebbe tutti i
propri libri, non buttarli! Perché un libro può continuare a vivere. In
ogni città vi sono bancarelle che acquistano e vendono a prezzi
stracciati libri usati e libri vecchi di ogni genere: è un mercato in continua
salita,
vuoi per motivi economici, vuoi perché è trendy. Alla fin fine, se hai
molti libri di cui disfarti, puoi anche ricavarne qualche euro grazie
anche ai nuovi outlet del libro che stanno nascendo in Italia per
vendere libri fino alla loro naturale disintegrazione.
La Biblioteca
é un’altra spiaggia di salvezza del libro
usato. Se non hai interesse speculativo, ma vuoi che il Sapere da te
raccolto in anni di lettura continui ad avere una sua vita, puoi
effettuare una donazione ad una biblioteca di qualche
associazione di quartiere o ad altre più importanti. Dipende dai libri
da donare. Se hai una collana completa di romanzetti rosa, beh, magari
passali alla figlia del vicino di casa.
Il Bookcrossing
è un modo
originale per far continuare a vivere il libro nel tempo e nello spazio.
L’intento di quest’ iniziativa, nata ufficialmente nel Marzo 2001, è
quello di “liberare il sapere” e magari creare un’enorme biblioteca
aperta e in viaggio. Ma non finisce qui. Il bookcrossing è un
modo per condividere in maniera romantica, come lasciare messaggi in
bottiglia, le emozioni delle proprie letture: il libro viene abbandonato
su una panchina in un parco, sul tavolino di un bar, alla fermata del
metrò… con un proprio breve commento scritto nel libro stesso. Se ne
trovi uno non pensare necessariamente che è stato perso da qualcuno, ma
leggilo e poi fallo ripartire nel suo viaggio abbandonandolo in altro
luogo per condividerne lo spirito dell’iniziativa.
Talvolta
all’interno del libro puoi trovare un’etichetta che sancisce con
certezza che quel libro fa parte del circuito
ufficiale di
bookcrossing: vi troverai un codice identificativo (il
BCID) attraverso il quale potrai sapere quando è stato “liberato” e le
tappe del suo viaggio.
Il Macero
é in fondo una sorta di purgatorio del
libro. Il libro che ha fatto il possibile per farsi leggere, sarà forse
premiato reincarnandosi, pardon, “reincartandosi” in un altro libro dopo
il processo di riciclaggio della carta.
Al macero giungono copie di libri ormai
obsoleti, che hanno fatto il loro tempo e che quindi non potrebbero più
destare l’interesse della massa dei lettori. Parliamo di libri ormai
surclassati da altre edizioni più aggiornate, di libri che sono stati
autentici fiaschi e quindi rimasti invenduti, di libri che ingombrano
ormai inutilmente i depositi di librerie e di case editrici.
L’Outlet
del libro è un’ulteriore attività di
salvataggio estremo del libro per evitargli il macero. Alcuni
“bancarellari” recuperano direttamente nei magazzini degli editori o
delle librerie, parte di questi libri destinati alla distruzione, per
forzarne la vendita a prezzi irrisori.
Il sogno di uno scrittore sfigato potrebbe
essere che tra questi libri vi sia il suo che viene acquistato e letto
da un editore importante a caccia di autori e che ne faccia un caso
letterario venduto in un milione di copie. Un libro potrebbe anche
resuscitare quindi...beh si, potrebbe.