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L’AGENZIA FOTOGRAFICA

Archivi fotografici, produzione e stock di immagini.

 

L’Agenzia Fotografica

 

Cos’è l’Agenzia Fotografica

Photo-editor e Responsabile Editing

Agenzia Fotografica di Stock

Agenzia Fotografica di Archivio

Agenzia Fotografica di Rappresentanza

Agenzia Fotografica specializzata

Agenzia Fotografica di Produzione

Agenzia Foto-Giornalistica

Agenzia Fotografica Ibrida

Una parentesi: dalla pellicola al fax

 

L’Agenzia Fotografica online

 

Foto digitale a tutta forza

Archivio Fotografico analogico

Archivio fotografico digitale

Software Database per immagini online

Archivio fotografico online

CD free-copyright

Foto gratis online

 

 

Cos’è l’Agenzia Fotografica

La foto pronta per l’uso:

L’Agenzia Fotografica è una struttura che cerca, trova, archivia, propone, conserva, gestisce i diritti di utilizzo di immagini fotografiche possibilmente già pronte per l’uso, svolgendo una funzione intermediaria tra i produttori di immagini (fotografi, grafici, illustratori, talvolta artisti 3D e pittori) e chi le utilizza (Editori, Giornalisti, Agenzie Pubblicitarie…).

Risparmio economico:

Tale servizio rende più economici i costi di produzione di libri, giornali, campagne pubblicitarie in quanto attingere da un archivio fotografico pre-esistente è senz’altro più economico che coinvolgere un fotografo per realizzare immagini ex-novo per lo scopo specifico anche perché si pagano solo quelle effettivamente utilizzate che vengono visionate tra cataloghi di decine e decine di foto degli stessi soggetti [1].

Risparmio di tempo:

inoltre le agenzie fotografiche hanno consentito di velocizzare i processi produttivi redazionali proprio per l’azzeramento o quasi dei tempi di realizzo di queste.

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Photo-Editor e Responsabile Editing

Ci sono due figure professionali che interagiscono direttamente tra loro nelle operazioni del cerca trova foto tra l’Agenzia Fotografica e il cliente: sono rispettivamente il responsabile editing e il photo-editor.

Il photo-editor, talvolta (e forse erroneamente) chiamato picture-editor, photo consultant o image consultant, responsabile di ricerca iconografica o di ricerca immagini… è colui che, eventualmente in tandem con un Art Director:

  • organizza la ricerca delle foto indicando i fotografi ed agenzie più adatti al caso,

  • sceglie le immagini da utilizzare in base al contenuto dei testi a cui abbinarle,

  • verifica che le didascalie delle foto siano chiare e complete,

  • gestisce la linea visiva della pubblicazione,

  • tratta con i fotografi e con le agenzie fotografiche i compensi da corrispondere per i diritti di utilizzo delle immagini (talvolta ha un budget assegnato a pagina

Il Responsabile di Editing dell’Agenzia Fotografica deve conoscere le esigenze del photo-editor e non imporsi a lui per la fornitura di foto richieste. Magari può proporre, oltre alle immagini che rispettano la linea editoriale del cliente, anche una sequenza di immagini con taglio più originale per far conoscere magari un nuovo collaboratore fotografo che ha da poco acquisito.

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Agenzia di Stock-Foto

L’Agenzia Fotografica di stock è un archivio fotografico che gestisce prevalentemente foto di soggetti di vario genere suddivise per categorie: paesaggi, people (gente), animali, industria e affari, food (foto di gastronomia) ecc.

Sono immagini che richiamano un’atmosfera, un concetto (concept); immagini particolarmente “pulite” graficamente, essenziali, senza rumore visivo, dirette, che da sole possono già raccontare un’emozione o un’idea. Si servono di queste strutture, prevalentemente le Agenzie di Comunicazione per campagne pubblicitarie o Editori che cercano un’immagine di impatto per la copertina di un libro.

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Agenzia Fotografica di Archivio

L’Agenzia Fotografica di Archivio gestisce i diritti di utilizzo[2] di servizi fotografici destinabili a riviste, quotidiani, libri tematici, redazionali e simili. Vengono in soccorso di quegli editori che necessitano di immagini a corredo di servizi giornalistici dei quali si possiede soltanto l’articolo scritto da un giornalista.

Vale a dire che se un giornale si ritrova un bel pezzo sui pinguini reali o sulla rivoluzione dei monaci in Birmania, non gli converrà certo mandare un fotografo in quei luoghi, ma tenterà la strada più rapida di ricerca delle foto per il servizio, attraverso queste agenzie.

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Agenzia Fotografica di rappresentanza

L’Agenzia di rappresentanza muove l’attenzione invece sui fotografi, ovvero, presenta il portfolio di questi presso i potenziali clienti, promuovendone le caratteristiche di stile professionale ed artistiche per procacciare commissioni di lavoro. Lavorano prevalentemente nel campo pubblicitario per proporre fotografi specializzati in Still-Life e nella Moda.

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Agenzia Fotografica specializzata

Alcune agenzie fotografiche sono specializzate in settori specifici: c’è quella che fornisce solo foto turistico-geografiche o quella esperta in immagini di cinema (foto di scena, attori, registi…).

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Agenzia Fotografica di Produzione

Altre agenzie si dedicano prevalentemente alla produzione di immagini e servizi fotografici. Vale a dire che in essa vi è un  vero e proprio staff redazionale che coglie le esigenze editoriali e sociologiche del momento e discute su quali immagini produrre per poi proporle su tentata vendita. Una struttura di questo tipo ovviamente, può essere contattata anche per la realizzazione di un servizio su commissione quando il cliente non sa come trovare un fotografo dove dev’essere realizzato il servizio stesso: l’agenzia provvederà a mettersi in contatto con un proprio fotografo collaboratore che vive in un’altra città e gli commissionerà il servizio che sarà poi consegnato al cliente dall’agenzia.

Alcune di queste agenzie sono veri e propri studi di grafica specializzati nella manipolazione di immagini in Photoshop: distorsioni, fotomontaggi, alterazioni del colore, illusioni ottiche ed altre diavolerie sono alcuni degli artifici che utilizzano per realizzare immagini concettuali (concept) che vediamo spesso sulle copertine di alcuni magazine.

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Agenzia Foto-Giornalistica

Si occupa prevalentemente di immagini di attualità, cronaca, sociale, costume, cultura, ovvero di quegli argomenti di interesse giornalistico. I fotografi di questa agenzia sono spesso giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine dei Giornalisti (Albo dei Giornalisti) e raccontano per immagini gli avvenimenti di rilievo che riprendono.

Questo tipo di agenzie talvolta, stipulano degli accordi economici coi giornali (abbonamento), garantendo la copertura su tutti gli eventi di rilievo a fronte di un compenso fisso mensile/annuale forfettizzato.

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Agenzia Fotografica ibrida

Per lo più le agenzie fotografiche operano su più fronti per allargare il proprio mercato. Potremmo infatti trovarci di fronte ad agenzie specializzate in fotogiornalismo ma il loro archivio sarà gestito anche come stock-photo.

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Una parentesi: dalla pellicola al fax

Quando c’era la diapositiva (ma da alcuni è ancora preferita):

C’era una volta il fotocolor, la diapositiva a colori che veniva etichettata con una didascalia, col nome dell’autore e col nome dell’Agenzia Fotografica che ne gestiva i diritti di utilizzo.

Queste foto venivano archiviate in plasticoni e stipate in cardex (classificatori da ufficio), preservandole dall’umido, polvere e sbalzi di temperatura utilizzando addirittura dei termostati.

L’archivista catalogava tutte le immagini per categorie ed abbinandole comunque a parole-chiave in un apposito registro cartaceo per ritrovarle poi all’occorrenza.

Quando in Agenzia arrivava una certa richiesta di un tipo di immagine, la si trovava e, se era di particolare pregio si duplicava in un certo numero di copie da spedire al cliente affinché l’originale potesse preservarsi da eventuali danni dovuti al cattivo maneggiamento: impronte di dita, polvere, graffi ed oli usati per le scansioni a tamburo erano sempre in agguato.

Quei favolosi anni ’90: le nuove tecnologie digitali:

Verso  la seconda metà degli anni ’90 le nuove tecnologie iniziavano a scavalcare i problemi tecnico-logistici per la fruizione delle foto: nascevano potenti scanner piani che non necessitavano della stelaiatura delle diapositive (come invece avveniva per le scansioni a tamburo) ed entrarono nel mercato le prime fotocamere digitali; il PhotoshopÔsi perfezionò per un pubblico più vasto. Ma per tutti la grande invenzione del fine millennio fu la posta elettronica.

Ricordo di quando alla fine degli anni ’80 gli editori esigevano sempre più velocità per la visione di foto d’archivio, di diapositive che dovevano viaggiare su e giù per l’Italia o per il mondo, da una redazione all’altra e i pony-express e i corrieri internazionali svolgevano il lavoro che oggi è assolto dalla posta elettronica, dall’FTP, dagli hard-disk virtuali.

Prima della posta elettronica, il fax:

Il fax imperava in tutte le aziende e quindi anche nelle agenzie fotografiche: ci si arrangiava stampando al volo una foto, ma lo spessore del supporto poi, era tale che la si doveva fotocopiare  e finalmente si mandava via-fax, perlomeno per dare una deplorevole idea del layout di quanto si disponeva in archivio. Perché solo l’ANSA, l’Associated Press e poche altre agenzie fotografiche potevano disporre di un sistema di telefoto[3] che però era qualitativamente sufficiente solo per le grosse tirature di stampa dei quotidiani che all’epoca non facevano uso nemmeno del colore.

 

[1] Negli anni ’80 veniva fatta pagare dalle Agenzie Fotografiche più rinomate, una fiche di “diritti di visione” per il solo ricevere in visione dei fotocolors; prassi che è andata poi scomparendo. Si trattava di un gettone che serviva a scoraggiare la richiesta inutile di foto in visione la cui circolazione da una redazione all’altra , se fosse stata impedita da inutili permanenze, avrebbe generato un mancato guadagno per l’Agenzia.

[2] Diritti di utilizzo: trattasi di diritti sul copyright da corrispondere all’autore della foto e all’Agenzia per l’intermediazione, valutati in base alla durata d’uso, alla destinazione (libro, manifesto, calendario…), al formato di stampa (copertina, interno, doppia pagina…), all’estensione geografica (locale, regionale, nazionale, europea, internazionale) ed eventuale esclusiva di destinazione e/o di zona.

[3] Telefoto: sistema di trasmissione foto nato con l’EPA (European Pressphoto Agenzy) di cui l’ANSA era una delle fondatrici.

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Marco Maraviglia


 
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