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LA STAMPA
DIGITALE
C’è un po’ di confusione relativamente alla stampa digitale.
Innanzitutto occorre fare una differenza netta tra:
1. Stampa da file digitale con procedimento fotografico.
2. Stampa digitale.
Stampa da file digitale con procedimento
fotografico.
Purtroppo infatti, sia i fotoamatori, sia i laboratori fotografici,
spesso impropriamente parlano di “stampa digitale” quando si tratta di
stampare immagini fotografiche in files, foto scattate con una
fotocamera digitale, su carta fotografica.
Ancora non tutti sanno che le foto scattate con la propria macchina
digitale possono essere stampate come normali fotografie col vecchio
procedimento chimico-fotografico.
Come ?
Basta caricare le proprie foto su un CD o su una Pen-Drive, o portare la
scheda di memoria (memory card) presso il foto-laboratorio attrezzato
per la stampa da files ed ordinare formato, numero di copie, eventuali
correzioni di dominanti di colore, tagli della foto ecc.
Le foto che avrete dureranno quanto le vecchie belle fotografie perché
saranno stampate nello stesso modo di una volta.
Probabilmente spenderete un pochino in più (circa il 10% in più)
rispetto al costo delle vecchie foto, ma pensate comunque il risparmio
che avrete stampando solo quelle che volete, senza poi contare il
risparmio del costo del vecchio rullino e del suo sviluppo.
Stampa digitale amatoriale (fatta in casa).
E’ quella propriamente detta in quanto i files fotografici o grafici
vengono stampati con altri procedimenti utilizzando altre macchine da
stampa che talvolta è possibile acquistare per uso privato (Stampanti
ink-jet, ovvero a getto d’inchiostro, laser, ovvero con inchiostri in
polvere, stampanti a sublimazione, queste più costose ma con effetti
sorprendenti).
Tali procedimenti di stampa sono adottati quando:
1. Si vogliano stampare subito le proprie foto in casa.
2. Per questioni di privacy (i foto-laboratori sono costretti a vedere
tutte le foto che gli portate a stampare).
Tenete presente che le suddette stampe durano meno nel tempo, rispetto
ad una foto stampata su carta a procedimento chimico-liquido, specie se
esposte alla luce: dipenderà, la loro durata dei colori, dalla qualità
degli inchiostri e dal tipo di supporto usato (la carta).
Una piccola precisazione: la carta fotografica per stampanti laser, a
sublimazione o a getto d’inchiostro, non hanno nulla a che vedere con la
carta fotografica delle vecchie e care fotografie.
Stampa digitale professionale (industriale).
Talvolta c’è la necessità di stampare urgentemente un alto numero di
copie di un’immagine o di un poster che ricopra la facciata di un
palazzo, sia si tratti di una foto o di un file grafico e pertanto ci si
dovrà appoggiare ad un service di stampa digitale.
Alcune tipografie si stanno man mano attrezzando implementando le
proprie attrezzature per la stampa in Offset con quelle digitali.
Vi sono inoltre dei centri specializzati esclusivamente in stampa
digitale.
Probabilmente, quando i risultati della stampa digitale saranno
ineccepibili in qualità, durata nel tempo, minimo impatto ambientale e
costi contenuti, un giorno sfoglieremo giornali e riviste stampati in
digitale.
La stampa digitale professionale è effettuata per mezzo di plotter o di
macchine da stampa piana.
La qualità di stampa digitale dipende dalla risoluzione della stampante
(1200dpi, 2400dpi…), dalla qualità della carta e degli inchiostri e,
ovviamente, da chi c’è dietro nel processo di prestampa (pre press) che
dovrà essere in grado di valutare eventuali dominanti di colore da
correggere dopo aver effettuato le dovute bozze di colore.
Alcune stampanti digitali sono corredate addirittura da un sistema di
confezionamento: taglio, rilegatura, copertina. Sono macchine utilizzate
da chi necessita di stampare urgentemente un numero di copie di
brochures, cataloghi, inferiore alle 1000 unità. Perché oltre questa
tiratura, conviene ancora stampare coi vecchi procedimenti tipografici.
Alcuni editori hanno inoltre fiutato l’utilità delle suddette macchine
per stampare (e confezionare) solo il numero di copie di libri
richiesti. Trattasi dell’opportunità del libro on demand. Una soluzione
che aumenta un po’ il costo di stampa ma che viene ammortizzato da
quello se si stampassero 5000 libri dei quali 2000 mandati al macero o
venduti sotto-costo.
Marco Maraviglia
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