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IL RAW: cos’è, a chi serve, come si utilizza

Come avere foto digitali migliori.

Per gentile concessione di Giancarlo Parisi

a cura della redazione di Gutenberg2000.

 

NOTA: tutto ciò che leggete sotto serve se il monitor è calibrato. Per la calibrazione si rimanda al sito di Nadir

 

Indice:

i formati digitali

JPEG

JPEG2000

TIFF

GIF

cos’è il raw
cos’è il DNG
perché scattare in RAW
i sw per elaborare immagini in RAW
 

I formati digitali delle foto.

 

Premessa

Al momento dello scatto il sensore della fotocamera registra l’immagine che l’obiettivo proietta su di esso. Ogni singolo pixel, cioè ogni singolo fotodiodo fotosensibile, registra delle informazioni e genera una carica elettrica. L’insieme di tutte le cariche devono essere “digitalizzate” cioè convertite essenzialmente in numeri binari per poter essere date “in pasto” a tutto il mondo digitale che ci circonda: software (programmi di lettura immagini, grafici) ed hardware (computer, schede di memoria…). Ora, questi numeri binari devono essere “tradotti” in un formato di file che sia utilizzabile ai fini fotografici.

Sempre come premessa è bene sapere che un immagine digitale, non compress, è formata da una mappa di punti, ecco spiegato il termine BITMAP, formato molto conosciuto in ambito informatico.

 

COS’E’ IL FORMATO JPEG (Joint Photographic Experts Group).

Il JPEG è un formato compresso, nel senso che quando viene applicata questa compressione l’algoritmo effettua una scelta e decide di sacrificare alcune informazioni e ciò anche se la fotocamera viene impostata sulla massima qualità disponibile per il jpeg, ciò perché anche in quel modo il file risultante sarà compresso.

La compressione di questo formato è di tipo LOSSEY, cioè irreversibile: le informazioni sacrificate non saranno più recuperabili. Come accennato il jpeg può essere applicato con diversi livelli di compressione, a seconda dell’uso finale che si intende fare dell’immagine. L’algoritmo del JPEG opera  sostanzialmente raggruppando i pixel vicini a partire da un numero di 4 e creando un solo pixel facendo una media da essi; più si alza il livello di compressione e più pixel verranno presi per la media, ma sempre in modo da raggrupparli in un quadrato, ecco perché i jpeg fortemente compressi tradiscono quell’artefatto a mosaico.

 

Vantaggi del jpeg:

  • universalmente accettato da tutti i dispositivi,

  • leggero,

  • versatile (è possibile ottenere buone stampe anche da questo formato).

Svantaggi del jpeg:

  • il formato compresso è il risultato di un compromesso in quanto si riduce la reale risoluzione del sensore,

  • non consente il salvataggio a 16 bit.

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COS’E’ Il JPEG2000

E’ una nuova versione del jpeg, che supporta i 16 bit, è più leggero pur offrendo una migliore qualità e con la possibilità di decidere nel salvataggio, quali zone della foto comprimere in più o meno. Tuttavia i files in jpeg2000 (le cui estensioni si possono presentare come .jp2, .j2c, image/jp2, image/jpeg2000, image/jpeg2000-image, image/x-jpeg2000-image), possono essere letti solo da determinati programmi professionali più aggiornati anche se chi possiede il MAC OS X non ha problemi di lettura in quanto legge e scrive immagini JPEG 2000 senza moduli aggiuntivi grazie al supporto diretto del sottosistema QuickTime.

Approfondisci

 

COS’E’ IL FORMATO TIFF (Tagged Image File Format)

Il Tiff è un formato non compresso (anche se supporta alcuni algoritmi di compressione) e quindi è più pesante del jpeg. E’ un formato nato per esigenze diverse dal jpeg che viene invece utilizzato per immagini sul web, teletrasmetterle…

Essendo un file più pesante contiene molti più dati di un jpeg, a parità di dimensioni in cm,  ed è quindi indicato per per la stampa (specie Offset). Si può usare il Tiff senza compressione, oppure scegliere di applicare al file alcuni tipi di algoritmi di compressione diversi, alcuni LOSSEY, altri LOSSLESS (questi ultimi sono reversibili, cioè è possibile decomprimere senza perdita di informazioni). E’ possibile applicare la compressione LWZ (Lempel, Welch e Ziv sono i nomi dei creatori dell’algoritmo) che è una compressione lossless, la compressione ZIP (sempre lossless) e addirittura la compressione JPEG, anche se in tal modo si riduce la leggibilità del file risultante sui vecchi lettori Tiff. Il tiff supporta il salvataggio a 16 bit nonché addirittura quello a 32 bit, supporta i livelli, il che significa che è possibile salvare il proprio lavoro effettuato in Photoshop (PSD –formato Photoshop), senza dover unificare i livelli (anche se ciò incrementa le dimensioni del file). Insomma l’uso del Tiff è indicato per la stampa, o comunque per il trattamento e il fotoritocco quando è necessario mantenere la massima qualità disponibile, anzi sarebbe consigliabile lavorare in questo formato.

 

Nota per chi lavora in Mac: bisogna salvare i Tiff per PC quando il destinatario del file lavora in ambiente Windows altrimenti questi non sarebbe in grado di aprire il file. Da un Mac è invece possibile poter leggere i Tiff proveniente da qualsiasi sistema operativo.

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COS’E’ IL FORMATO GIF (Graphics Interchange Format)

Non è un formato molto utile in fotografia, quindi non mi dilungherò più di tanto. Il GIF è un formato per immagini di tipo bitmap molto utilizzato nel Web sia per immagini fisse che per le animazioni. Il formato GIF si diffuse perché utilizzava l'algoritmo di compressione LWZ che sostituiva il vecchio RLE, consentendo il download delle immagini su internet in breve tempo anche con connessioni lente. Anche la caratteristica opzionale di interlacciamento, che memorizza le linee in un ordine tale da rendere riconoscibile un'immagine solo parzialmente scaricata, ha aiutato la diffusione del GIF, permettendo agli utilizzatori di riconoscere anzitempo gli scaricamenti errati.

Il GIF è è limitato a 256 colori, questo perché al tempo in cui venne creato i dispositivi di riproduzione (es. i monitor) non erano in grado di visualizzarne di più. Se si volesse utilizzarlo in ambito fotografico si potrebbe optare per questo formato per disegni al tratto, fumetti e fotografie in bianco e nero, per i quali sono di regola sufficienti 256 colori; utilizzandolo per questo tipo di immagini il peso del file sarà molto ridotto.

 

Tutti i formati di cui sopra sono nati prima dell’avvento della fotografia digitale, sono cioè dei formati nati per la digitalizzazione delle immagini e il loro trattamento e gestione sulla rete, cioè dei formati utilizzabili anche senza avere una fotocamera che registra le immagini direttamente in digitale. Le scansioni delle foto si salvavano poi in uno dei formati suddetti o di altri non analizzati in questa sede. 

 

 

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