Dagli al bestseller!
Considerazioni sulla nascita, promozione e vendita
dei bestseller.
Quando un libro diventa un successo commerciale.
di Renato Di Lorenzo
Ora vi spiego come
funziona la faccenda dei grandi best seller.
Innanzitutto va detto
- ma credo che nessuno nutra dubbi in proposito - che sono beni di
consumo come i limoni pieni di pesticidi o i polli pieni di
antibiotici.
E qui si apre un bel problema che mi
attanaglia da anni: quando – e soprattutto perché - la letteratura è
grande letteratura e quando è bene di consumo? Qual è la sottile linea
di confine? Tutti i dibattiti che ho avviato su internet non hanno dato
risultati. Ai critici poi non è neppure il caso di chiedere. I critici
sono uomini come tutti gli altri, preoccupati delle loro flatulenze. Se
non sanno cosa rispondere cominceranno a dire cose difficili che nessuno
capisce, men che meno loro.
Comunque, anche se non
so perché, la letteratura la so riconoscere quando la leggo, e allora
dico che la letteratura è ovviamente un’altra cosa, anche senza evocare
mostri sacri come Joyce: già Moravia, o Cassola sono un’altra cosa.
Il progetto del libro
i ghost writers, le aste
Bene: essendo beni di
consumo, i best seller vengono progettati a tavolino da esperti di
marketing, anche se sulla base di una buona idea di un autore, e poi si
mettono al lavoro tanti ghost writers e infine, quando il
prodotto è pronto, ne viene indetta un’asta planetaria per la vendita
dei diritti.
Dato che il progetto, sotto il profilo
marketing, è ben fatto, all’altezza dei concept della Coca Cola o della
Nike per fare due esempi classici, il costo dei diritti sale a cifre con
5 o 6 zeri.
L’editore – italiano,
ad esempio – che spende una cifra del genere cosa può fare per far
tornare i conti?
Vendere.
Deve vendere centinaia
di miglia di copie, sennò va fallito.
Come fa a vendere?
Puntando tutte le sue
risorse di marketing
(come
vendere libri)
a cominciare dalla distribuzione, su quel libro, soprattutto facendolo
passare in televisione in prima serata o comunque su trasmissioni che si
sono specializzate in propaganda libraria, facendolo recensire sui
principali quotidiani e sulle principali riviste etc. etc. Conosciamo il
copione. Si tratta di una “normale” campagna di vendita, come quella
dei polli all’antibiotico: no difference.
Va detto anche che il
problema del costo delle trasmissioni televisive congiura a far entrare
la non-letteratura nelle case, perché se un personaggio di grido
partecipa a una trasmissione tv, vuole dei soldi, ma se si presenta il
suo libro ci va gratis.
Risultato?
Di risorse e di spazio
per altri autori, che magari tentano di scrivere bene, non ce n’è più.
Parlo anche semplicemente di spazio fisico nelle librerie.
Io sono fortunato
perché sono pubblicato, ma quanti ce ne sono là fuori che non sono
neppure pubblicati per colpa della non-letteratura?
Esiste un teorema in
economia, col quale non vi annoio, ma che suona così: la cattiva moneta
scaccia quella buona. Così è per la letteratura: la non-letteratura
scaccia quella buona e il gusto del pubblico si adegua al livello più
basso.
Però tutti noi abbiamo un’arma: ogni volta
che vediamo un libro presentato in tv in una trasmissione che si è
specializzata nel presentare libri, per partito preso non dobbiamo
comperare quel libro e dobbiamo consigliare a chiunque ci capiti di non
comperarlo, a costo di sbagliare. Così: per affermare la nostra libertà,
una volta tanto.
Renato
Di Lorenzo
Renato Di Lorenzo
giornalista e scrittore, ha pubblicato i romanzi L’Assalto (Mondadori
Omnibus, 2003), Evidenze (Foschi, 2004), Tara (Foschi,
2005), Katarina e il Pericolo della Neve (Foschi 2006) I
Trafficanti (Hobby & Work, 2006), Penombre (Hobby & Work,
2007), Supermarket (Foschi 2007) 10 Morti (Foschi 2008)
Rosengade 39 (Mursia, probabilmente 2009) oltre una lunga serie di
saggi di grande successo per Il Sole 24 ORE che hanno venduto oltre
150.000 copie. Ha prodotto anche un manuale di scrittura creativa:
Smettetela di Piangervi Addosso: Scrivete un Bestseller (Gribaudo
2006). E’ tradotto all’estero. Dal 2005 è curatore per l’associazione
culturale Satura della rassegna letteraria La Letteratura del Crimine
e della Scuola Satura di Scrittura Creativa.