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Come pubblicare un libro (parte 2a) |Pag.1|Pag.2|

Come pubblicare un libro e trovare l’editore giusto

di Marco Maraviglia

 

Le fiere

Le fiere del libro sono, o almeno dovrebbero essere, momenti di contatto tra editori e autori (e distributori, librai, grafici…).

E’ utile, se hai scritto un libro, iniziare a conoscere qualche editore attraverso una fiera del libro.

Ovviamente non dovrai andare in giro per gli stands della fiera per lasciare il tuo manoscritto ovunque, ma osservare invece ciò che pubblicano per individuare quegli editori che rispecchiano il tuo genere.

E’ un tipo di ricerca che potresti fare anche in una grande libreria, ma in una fiera invece:

  • trovi tutti i libri (o quasi) di ogni editore raccolti in un unico stand,

  • hai la possibilità di poter interloquire subito con l’editore o con un responsabile che sta lì (almeno dovrebbe) per raccogliere proposte, segnalazioni, contatti da girare poi in redazione a fiera conclusa.

Non dichiararti scrittore incompreso approcciando un editore, cerca di essere spontaneo stabilendo subito un dialogo cordiale, trasparente, schietto per poi rivelarti solo in seconda battuta un Autore emergente. Se credi sia opportuno, puoi magari lasciare una breve scheda descrittiva del libro che vorresti pubblicare. Il resto verrà dopo!

 

Il momento giusto per pubblicare

Il tuo libro potrà essere scritto bene e avere contenuti letterari sofisticati ed originali ma se non calca l’onda di un genere letterario richiesto al momento o una notizia contemporanea, potrebbe avere meno successo di quanto potrebbe meritare.

“La Casta”, se ha superato il milione di copie vendute è per il bisogno di certe verità dei lettori in un momento politico caldo in cui anche chi non è abituato a leggere ha voluto saperne di più sugli sprechi di denaro pubblico e gli inciuci familiari tra politici. Vale lo stesso per tutti i libri di Marco Travaglio e Peter Gomez e giù di lì.

D’altro canto, se il momento giusto non c’è, lo si puo’ creare: è il caso del clima di attesa che si crea sapientemente a tavolino per i libri della saga di Harry Potter.

Ma si tratta di multinazionali del libro che riescono a lanciare sul mercato un volume a volte ancor prima che sia stato scritto (v. “dagli al bestseller!” di Renato Di Lorenzo).

Un buon libro che potrebbe essere pubblicato in qualsiasi momento per la sua universalità di contenuti, potrebbe essere già un classico che non toccherebbe le 100mila copie vendute in una settimana, ma potrebbe vendere all’infinito come “Siddartha” di Herman Hesse o “il gabbiano Jonathan Livingstone” di Richard Bach.

Libri come le guide turistiche, sono soggetti più o meno a rapidi invecchiamenti e pertanto occorre che si fissi una data inderogabile con l’editore per la loro pubblicazione per non stare sempre ad aggiornare prezzi dei biglietti ed orari d’ingresso dei musei, chiusura per restauro di alcuni monumenti ecc.

I libri-clone vivono sullo strascico delle grosse vendite di best-seller che senza di essi passerebbero sicuramente inosservati: vedasi il filone generatosi da “la cattedrale del mare” che ha fatto vendere altri romanzi non meglio scritti sul fascino di Barcellona e della Spagna e dei misteri medievali.

 

   

 

Come  fare la proposta editoriale

Prima di individuare l’editore a cui proporre il proprio manoscritto, occorre che questo sia quanto più possibile privo di errori.

 

Redazione grammaticale

Non bisogna fidarsi del controllo ortografico del Word: il testo va letto e riletto più volte e possibilmente bisogna farlo leggere a pazienti amici e parenti che segnalino gli errori di battitura e grammaticali senza temere di essere troppo duri. Perchè saper scrivere non basta.

Neologismi, licenze poetiche, invenzioni letterarie, ovviamente non potranno correggervele ma è opportuno che esprimano un loro parere in merito per farti decidere in battuta finale se lasciarle così come sono.

Esistono alcuni service per la correzione di bozze, ma consiglierei di far fare questo lavoro all’editore che pubblicherà il tuo libro: risparmi e non rischi uno stravolgimento del contenuto del libro.

Per una correzione della bozza di tipo professionale, consiglio di dare un’occhiata qui.

 

Redazione grafica

Il manoscritto dovrebbe presentarsi già come una bozza di stampa.

Utilizzare per il testo un carattere con grazie (romanico tipo il Times New Roman), di corpo 11 o 12.

Staccare bene i paragrafi tra di loro, mantenere sempre lo stesso ritmo grafico utilizzando gli stili del Word:

 

Da una schermata del Word: Titolo 1, Titolo 2… definiscono gli stili di un testo.

 

La titolazione di capitoli e paragrafi contenga le parole-chiave dei contenuti di essi, fare buon uso di box, elenchi puntati e numerati e rientri dei paragrafi specie se si tratta di un prontuario. I dialoghi siano ben messi in evidenza…

 

Segnalo una piccola bibbia in merito: “il nuovo Manuale di stile Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea”. Edizione 2.0 di Roberto Lesina; Zanichelli Editore, 37,00 euro.

 

Sinossi (breve descrizione del libro)

Spedire il manoscritto a un editore senza un minimo di presentazione di accompagnamento è un flop assicurato.

Occorre pertanto preparare una scheda di presentazione di un solo foglio che contenga:

  • una sorta di recensione/riassunto del libro

  • una probabile IV di copertina

  • l’indice del libro

  • brevissima biografia dell’Autore

La sinossi è la carta fondamentale da giocarsi per attirare l’attenzione sulla propria Opera.

In essa può essere utile citare fatti di attualità per definire il contesto del libro o casi letterari analoghi a cui si ispira, magari esaltando caratteristiche di maggiore approfondimento in esso descritte.

 

 

 

L’analisi del contratto di edizione

Un particolare approfondimento al contratto di edizione che ti sottoporrà l’editore, eviterà malintesi e delusioni.

Anche se in un contratto saranno specificati i seguenti punti:

  • titolo e lunghezza dell’Opera

  • i diritti che l’Autore cede all’Autore(durata, traduzioni, distribuzione all’estero…)

  • numero minimo di esemplari per ogni edizione

  • compenso corrisposto all’Autore

  • termini e modalità di pagamento

  • termine di consegna dell’Opera

sarà bene specificarne di altri.

Quando avrai il primo contratto in mano, non avventarti a firmarlo, ma confrontalo con quello visibile da qui e se hai un amico avvocato esperto di Diritto d’Autore, chiedigli un parere.

Tieni presente che se ti è stato proposto un contratto, l’editore è ovviamente interessato al tuo libro e pertanto potrai condurre una trattativa ragionevole per specificarne alcuni punti come:

  • numero di copie omaggio per l’Autore per ogni tiratura

  • prezzo per l’acquisto diretto del libro da parte dell’Autore

  • modalità di produzione del libro:

  • correzione bozze

  • grafica e copertina

  • rilegatura

  • prezzo di copertina

  • assegnazione ISBN

  • bollini SIAE

  • promozione del libro e distribuzione

  • specifica n° librerie minimo in cui sarà distribuito il libro

  • specifica distribuzione (città e/o nomi delle librerie in cui sarà distribuito)

  • recessione del contratto

Si tenga presente che:

 

1.      ISBN: le librerie non accettano di vendere libri senza ISBN per questioni fiscali/legali.

2.      SIAE: i bollini di contrassegno della SIAE non sono obbligatori e pertanto l’editore in mala fede potrebbe comunque distribuire un certo numero di copie senza bollini per evitare di corrispondere tutti i diritti sulle vendite all’Autore.

3.      Controllo copie vendute: è impossibile poter controllare il numero di copie vendute, specie se l’editore vende solo direttamente per corrispondenza.

4.      Correzione bozze: pretendete di farvi rinviare il testo dopo la correzione delle bozze per un ulteriore verifica (personalmente mi è capitato che ad una correzione da me effettuata e poi cancellata scrivendoci “vive”, abbiano poi stampato il libro cancellando la parola sostituendola con “vive”).

5.     Recessione del contratto: conviene specificare un tempo entro il quale, se l’Editore non ha adempiuto ai punti concordati nel contratto, l’Autore può recedere dallo stesso.

 

In bocca al lupo!

 

(Vai alla pg. 1)

 

   

 

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